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FONDO (VAL DI NON - TRENTINO), 5 GENNAIO 2011 - Sarà la Ciaspolada dei famosi e non lo diciamo solo per parafrasare il titolo di un noto reality. Oggi pomeriggio al Palanaunia Paolo Malfer ed Alessio Kaisermann hanno avuto, infatti, il loro bel da fare per districarsi, nella conferenza stampa di presentazione, tra i moltissimi personaggi dello sport di ieri ed oggi che si sono dati convegno a Fondo per ritirare il pettorale azzurro che porteranno domani in gara nell'edizione n° 38 della più famosa, più frequentata e più bella manifestazione nazionale con le racchette da neve (ormai universalmente ciaspole) ai piedi. Pettorale azzurro n° 100 per ricordare i cento anni della maglia che contraddistingue i colori delle rappresentative nazionali di ogni disciplina. Ed infatti sul palco del Palanaunia sono sfilati atleti di ogni disciplina, dal campione di ciclismo Leonardo Bertagnolli (nato proprio a Fondo), alla mitica Laura Fogli, ora allenatrice ma con un carnet di 5 vittorie nella Ciaspolada, da Jonathan Wyatt, campione del mondo di corsa in montagna (ben affiancato peraltro da Martin Cox, Claudio Cassi, Costantino Bertolla, Antonio Molinari, Alex Cavallar), da Ivano Brugnetti, oro nella 20 chilometri di marcia ad Atena 2004, alla campionessa mondiale juniores di ciclismo Rossella Callovi. E poi Maria Grazia Roberti, la vincitrice dello scorso anno fermamente intenzionata a cogliere il bis, Sara Berti, Paolo Ioriatti, , Stefano Petrolli, Giorgio e Rita Battisti, Luigi Pastore, Francesca Dallapè, Giuliana Aor che, come Laura Fogli ora fa l'allenatore e che come la grande maratoneta azzurra ha conquistato cinque vittorie, cominciando proprio nell'88. Per loro il plauso del sindaco Remo Bonadiman e dell'inventore della Ciaspolada, Alessandro Bertagnolli, sopraffatto dall'emozione quando ha voluto ricordare la prima edizione che, in una domenica di sole di marzo, lui ed altri diciassette amici hanno praticamente fatto nascere con la scusa di fare una passeggiata sulla neve dei prati tra Romeno e Fondo. Poi, fin dall'anno successivo, la folla. Prima cento arditi, poi trecento, quindi le sfide tra le città (da Bologna sono arrivati anche 21 pullman di concorrenti) e infine ora i pettorali si contano a migliaia. Saranno seimila domani al via da Romeno. Molti carneade, ma anche moltissimi campioni: quelli che sono sfilati ieri al Palanaunia e molti che arriveranno solo poco prima del via. Tra questi, attesissimo, Gilberto Simoni che, appesa la bici al chiodo, può finalmente dedicarsi senza timori anche ad una corsetta sulla neve. Vicino a loro seicento volontari di una macchina ormai oliata, anche se costosa, il che ha fatto temere, nei giorni scorsi, che il futuro della più importante manifestazione italiana sulle racchette da neve fosse tutto, men che roseo. "E' chiaro che non navighiamo nell'oro, è abbastanza evidente che di questi tempi abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti. Ma ce la caveremo, come sempre" ha detto Gianni Holzknecht, deus ex machina della manifestazione, - che stanotte dirigerà il viaggio degli ultimi tra i mille camion di neve che sono stati necessari per allestire gli otto chilometri della pista tra Romeno e Fondo.